Categoria: Diari di viaggio

SILANTREFFEN 2020 14-16 Febbraio 2020

Per me è il treffen di casa, quel treffen che non mi perderei per nessun motivo. Siamo abituati ad affrontare un treffen in condizioni meteorologiche difficili, con neve e ghiaccio. Il tutto lo rende affascinante e avventuroso! Quest’anno, però, quello che ha fatto la differenza non è stata la parola treffen, ma “Silan”!

È stato il miglior Silantreffen di sempre! Eravamo veramente tanti. La mancanza di neve e la ottima viabilità ha portato diversi motociclisti al campo, anche quelli di una toccata, un assaggio di salsiccia e fuga! Ne erano in molti alla prima esperienza! Si riconoscevano, perché vagavano nel campo con lo sguardo pieno di “sorriso” e del cibo in bocca!!
Poi c’eravamo noi e tutti gli altri, con gli stessi sintomi di chi è alla prima esperienza. Perché ogni anno il Silantreffen è come se fosse la prima edizione.



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1 ° GRAND TOUR TUNISIA

Ho deciso di condividere il prossimo tour con altri motoviaggiatori!🤙
Ho sempre viaggiato in solitaria pianificando i miei tour minuziosamente in tutti i dettagli.
Molte persone mi hanno chiesto la possibilità di viaggiare insieme.
Questa è l’occasione giusta per farlo!
Il mio compito sarà di guidarvi nella #buonastrada in Tunisia, cercando di ridurre al max i costi senza farci mancare la bellezza del motoviaggio e dell’avventura.
Potrei condividere un tour già fatto come, il Marocco, Capo Nord, Scozia, Balcani, ma la scelta di fare della nuova strada insieme è quella di rendere ancora più piacevole il viaggio per me stesso e per gli altri.
Quando viaggio in moto porto sempre con me il bivacco per il campeggio, rende tutto più semplice ed avventuroso. In questa occasione, per la prima volta, ho deciso di pernottare solo in albergo, in quanto è una soluzione idonea per tutti.
Per quanto riguarda pranzi e cene, scopriremo insieme la cultura culinaria di questa terra.
Sarà tutto nuovo anche per me.
Non avremo veicoli di supporto e meccanico al seguito e questo comporta sicuramente un abbattimento dei costi abbastanza notevole.
In caso di problemi, troveremo la soluzione!🤘🌶😁
In questo viaggio non guadagnerò nulla dal punto di vista economico! Non sono un tour operator e questo non è il mio lavoro! Viaggiare in gruppo è una esperienza interessante.
Ho già fatto viaggi in gruppo a corto raggio e di pochi giorni ed è stato veramente emozionante e divertente.
Questo è il mio guadagno!

Di seguito alcuni dettagli:
✔️Tour dal 02 Maggio 2020 al 11 Maggio 2020
✔️6 Tappe
✔️ Totale km 1650
✔️Rotta nave Salerno-Tunisi; Tunisi-Salerno
✔️98 % asfalto
✔️Adatto a tutte le moto

TOUR SCOZIA 2019 I GIORNO 17: Lago d’Orta (ITA) – Monopoli (ITA)

Io vivo a Bari o meglio in provincia. La mattina vedo un po’ di traffico sulla SS16.
Ma questa di oggi è terribile! Ma aMilano è sempre così?

Vedi già gli automobilisti che sono al lavoro con il telefono prima di arrivare in ufficio, ovviamente ciò comporta distrazione e rischi facilmente di fare degli incidenti. 
Nonostante tutto, riesco a uscirne fuori in poco tempo. Inizio a respirare un po’, quando imbocco l A1 direzione Bologna.
Oggi c’è poco da dire e da vedere. Questo tratto di autostrada lo conosciamo già.
I primi 600 km passano abbastanza sereni, non sono stanco, anzi, ne potrei farne altrettanto.
Quello che proprio non riesco a digerire è quel tratto di autostrada da Poggio Imperiale a Cerignola. Non so perché, ma non ce la faccio proprio, forse perché si inizia a percepire un po’ di stanchezza. Mi sarò fermato almeno 3 volte.
Al rientro di ogni viaggio passo il tempo a ricordare i momenti vissuti.
Purtroppo, in ogni viaggio colleziono almeno una caduta. Va messo in previsione se si affronta un percorso di 17 giorni sempre in moto.
Questa volta però, ho cercato di mantenere la concentrazione al massimo, forse dovuta anche alla guida inversa in Inghilterra e Scozia. Quindi, sia agli incroci, sia alle rotonde, ma anche nei sorpassi, stavo molto attento e prima di effettuare la manovra ci pensavo più volte. Ho comunque rischiato di fare un bello scontro con una mucca che passeggiava nella mia corsia, nel senso opposto. Entrambi, ne siamo usciti illesi. Lei continuava a brucare l’erba, io continuo la mia strada un po’ cacato sotto!
Ho un sacco di cose al mio rientro da fare, ossia mandare il drone in assistenza, ripulire tutta l’attrezzatura, pulire la moto e riprendere pian piano gli impegni lasciati in questi giorni.
Ho ancora due giorni di ferie, quindi sono a posto.
Ne approfitto a fare alcune conclusioni e riflessioni in merito a questo tour.
Bisogna migliorare alcune tecniche, nonché alcune cose relative all’equipaggiamento. Ascolto molto i consigli costruttivi degli altri, ma è comunque mio carattere e testardaggine provare tutto, perché vorrei trovare la soluzione secondo le mie esigenze. Non nego che alcune volte non arrivo a delle soluzioni e quindi ascolto i vari consigli.
Ho anche seguito per la prima volta la mappa su carta e devo dire che è bello, ma ha i suoi limiti. Penso che abbiamo la tecnologia nelle nostre mani e che ciò può migliorare la nostra vita, quindi perché non sfruttarla?! Leggo spesso commenti di chi elogia il modo di viaggiare utilizzando solo le cartine. Sono proprio curioso di vedere come riuscivano a uscirne fuori dalle tangenziali a Londra, Edimburgo e Parigi.
Io dalla cartina non ci ho capito niente. Fortunatamente c’è la Google Maps.
Anche intraprendere il viaggio improvvisando al momento è stata la mia prima esperienza. Mi capita di cambiare strada durante un viaggio, ma cerco sempre di ritornare nella traccia stabilità. Magari vedo una strada particolare e mi ci butto dentro. In questo caso però, cambiando giornalmente percorso, ho avuto modo di studiare giornalmente cosa vedere e quale strada percorrere.
È stato piacevole e divertente!
Sono arrivato a casa! Dopo una serie di abbracci e coccole con “Penelope”. ripeto un paio di volte la doccia, no perché puzzavo, ma semplicemente perché era la mia doccia e mi mancava. Stringo tra le mie braccia il divano come fosse una carrambata!
Ho invece trovato difficoltà con il letto, non riuscivo a prendere sonno. Sentivo che mi mancava qualcosa, come qualche sasso sotto la schiena, quella sensazione di chiuso della tenda. Di sentirmi troppo libero a differenza di quando stavo sigillato è bloccato dentro al sacco a pelo.
Mi ha aiutato la stanchezza a prendere sonno.
Stamattina, dopo aver fatto colazione, mi rinchiudo in garage, un altro luogo in cui amo stare. Mi dedico a tutti i servizi del caso, sistemare l’attrezzatura, pulire la moto e continuare le chiacchiere con quest’ultima. Stiamo già pensando al prossimo viaggio e ho una bella idea. Vi aggiornerò in itinere. Probabilmente a qualcuno di voi potrebbe interessare.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno viaggiato insieme a noi.
BuonaStrada a tutti! Alla prossima.


GIORNO 17 (FINE)
Lago d’orta (ITA) – Monopoli (ITA)
04 Settembre 2019
Km 1050
Carburante 79,34€
🛣️ Autostrada 70,50€


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TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 16:Passo San Gottardo (SVI) – Lago d’Orta (ITA)

Stamattina il tft della moto segnava 5°C, non oso immaginare stanotte! Almeno 2° o addirittura 0°!È stato terribile! Un freddo boia! Nonostante tutto l’abbigliamento invernale, ho crepato! Il sacco a pelo non era per niente idoneo per queste temperature. Verso le 3:30, dopo vari tentativi, mi viene in mente di prendere il telo di emergenza riposto nel borsone dall’elefantentreffen 2017. Questo tentativo di salvataggio è fallito all’apertura della confezione, in quanto era tutto incollato e quando ho tentato di aprirlo si è strappato tutto 😭.
Come se non bastasse, dopo un po’ dovevo andare in bagno. Significava uscire dalla tenda, attraversare la strada ed andare in bagno a 50 m.
Non avevo la bottiglia dell’estatè! Per chi fa i treffen sa l’importanza di questo comune oggetto.
È inutile stare lì a perdere tempo devo uscire necessariamente. Apro la tenda e vedo uno spettacolo eccezionale, la nebbia non c’è più e c’è un cielo pluristellato. Non sento più il freddo. Faccio la pipì nel primo cespuglio che trovo, tanto non mi guarda nessuno. Chi vuoi che giri alle 4 del mattino su Passo San Gottardo. Rimango per qualche minuto a guardare il cielo e realizzo che domani sarà una fantastica giornata e che il tempo sarà clemente nei miei confronti.
Così è stato! C’è un bellissimo sole, anche se la temperatura era comunque bassa. Depongo tutta l’attrezzatura a suo posto e parto in direzione del San Gottardo. Collega da nord a sud la valle della Reuss e la valle Leventina. Prende il nome da San Gottardo di Hildesheim, un vescovo bavarese vissuto attorno all’anno Mille e beatificato cento anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1038. È uno dei più importanti valichi alpini a 2016 m.
Questo passo in realtà ha due strade; la caratteristica vecchia strada con ciottoli, detta la Tremola e quella, diciamo recente, la strada statale Svizzera 2.
Decido di percorrere la prima scendendo verso Valle e poi risalire nuovamente percorrendo la 2.
Arrivato nuovamente al valico vado a prendere un caffè che mi fanno pagare €4. Dico al titolare del baracchino, che è italiano : Ma tu lo pagheresti un caffè €4 a Domodossola?
Ride e mi dice :Eh ma qua c’è il lago, siamo sul Gottardo! Lo saluto bevendo la solita brodaglia e proseguo verso il Passo della furka, anche questo è uno dei più importanti passi svizzeri, È celebre immagine dell’hotel Belvedere posizionato in un tornante.
Scollinando a una quota di 2.436 m s.l.m., collega la valle di Orsera, nel canton Uri, alla valle lo di Goms, nell’alto Vallese.
Ed è il terzo Valico stradale svizzero.
Manca poco per raggiungere l’Italia, potrei prendere l’autostrada, invece decido di percorrere un’altra Passo, poco interessante rispetto agli ultimi due, ma comunque collega una valle Svizzera con quella italiana. Il passo sempione!
2.005 metri di altitudine in Svizzera, nel Canton Vallese, a pochi chilometri dal confine con la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. È molto trafficato da tir, perché è un tratto di strada che unisce facilmente le due nazioni.
Ha comunque tutte le caratteristiche per essere una strada prevalentemente trafficata, quindi guarda Rail e ampiezza carreggiata abbastanza grande, tanto da consentire due tir a percorrere entrambi i sensi senza problemi. Il passo è bello, perché la maggior parte è costruito a ridosso della montagna creando dei semi tunnel.
Sono al confine, vedo insegne Italia.
Lo ammetto, questa volta mi è venuto un po’ il magone allo stomaco. Ho trascorso parte della strada, superando il confine, a leggere le insegne per passatempo: alimentari, la T di tabacchi, autocorrozzeria… Traforo del Sempione, come suona bene, traforo del Sempione… Poi vedevo gli anziani seduti davanti al portone di casa con la loro sedia pieghevole, e poi le buche! Le buche sulle strade, alcuni pezzi dissestata, lavori incompiuti. Ero a casa!
Cerco disperatamente un bar dove prendere finalmente un caffè.
Mi fermo al primo distributore utile, dico alla signora che sta al banco che ha una grande responsabilità, in quanto non prendo un caffè italiano da 16 giorni. Lei per non rischiare decide di prenderlo con me. E che era, champagne!
Sono a pochi chilometri dal lago d’orta, mi fermo lì questa notte a dormire. Il primo campeggio lo evito, in quanto era davvero orribile! Il secondo sono costretto a fermarmi, poiché ero stanco, ma anche questo peggio del primo. Le strutture sono poco curate, mancano di dettagli importanti come il prato, la pulizia e l’ordine. Vi dico soltanto che ii campeggio in cui mi sono fermato, alle mie spalle ha una ruspa arrugginita, buttata una barca mezza distrutta, materiale edile sparso in giro nel caos più totale al prezzo di €15, e va beh siamo nel lago!!
Non ha importanza devo fermarmi, perché nonostante oggi abbia fatto pochi km, sono particolarmente stanco e domani ho la giornata abbastanza impegnativa. Domani c’è il “tappone il ritorno”.


Giorno 16
Passo San Gottardo (SVI) – Lago d’Orta (ITA)

03 Settembre 2019
Km 378
Carburante 17 €
🏕️ Camping 15 €


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TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 15:Foresta Nera (GER) – Passo San Gottardo (SVI)

Non è stato difficile trovare un’officina d’auto. Del resto, chi aprirebbe una officina di moto in mezzo alla foresta nera! Il capo officina mi procura tutto il necessario per svitare il dado del perno della ruota posteriore. Sistemo la catena con la speranza che sia l’ultima volta, almeno fino ad arrivare a casa, dove poi provvederò all’intera sostituzione della corona pignone e catena. Scendo verso sud della Germania proseguendo per la Foresta Nera, fino al confine con la Svizzera.
Evito di prendere anche oggi l’autostrada, anche se sinceramente avrei preferito prenderla, almeno fino arrivare nel cuore della Svizzera.
Stamattina in effetti è stato un po’ una rottura di palle attraversare le città e strade secondarie, ci ho messo un botto di tempo. Sarebbe stato meglio utilizzare questo tempo per i passi montani.
Ormai la frittata è fatta. Ho superato lo stress del traffico cittadino e sono alle porte del primo passo, Passo del Brunig. Peccato che il tempo non è dei migliori, pioggia e nebbia si alternano nel mio percorso. Sono costretto a fare il passo veramente a bassa velocità, quasi tutta di seconda e di terza. La visibilità, a causa della nebbia, è veramente scarsa. L’asfalto è viscido e con le gomme che mi ritrovo non è una buona idea spingere col Gass. Mi rendo conto che mi sto perdendo la bellezza di questo posto, perché purtroppo vedo tutto bianco. Effettuato il valico mi affretto a farne un altro, Passo del Susten.
Anche qui la situazione non cambia. Riesco a malapena a intravedere la strada figuriamoci panorami. Qualcosa cambia quando saliamo di quota e mi rendo conto della bellezza di questo posto. Ovviamente, oggi è lunedì, quindi di motociclisti ce ne stanno veramente pochi. Ho percorso tutto il passo letteralmente da solo. Vedo la nebbia a Valle dal punto in cui mi trovo adesso. Riesco a vedere tutto il panorama, ci troviamo sopra le nuvole!
Ho percorso vari passi prevalentemente italiani, quasi tutti quelli delle Dolomiti qualcosa nelle Alpi e qualcosa nel centro Italia. Nel 2016 avevo organizzato un tour sempre in solitaria chiamato “multipasso”. Sono partito dalla Puglia fino a raggiungere le Dolomiti e le Alpi, attraversando buona parte delle strade italiane più belle ed evitando l’autostrada. I passi di montagna sono quelli che preferisco di più, in quanto ti tengono lontano dal traffico cittadino, ma soprattutto sono i posti dove noi motociclisti vorremmo trascorrere più tempo possibile.
Sono le strade per gli amanti della guida sportiva, per quelli che vogliono farsi una semplice passeggiata e per quelli a cui piace il mototurismo. Sinceramente non vorrei fermarmi, però mi rendo conto che non mi sto godendo al 100% la strada, vorrei continuare a farne altri due. Sono già alle 17:30 e ha iniziato a piovere. Sicuramente la situazione che troverò in cima sarà peggio. Decido pertanto di fermarmi ai piedi del Passo San Gottardo. Trovo un campeggio, niente di che, ho visto decisamente di meglio, tra l’altro, ho anche pagato €16. Gli svizzeri non scherzano con i prezzi. Oggi mi hanno fatto pagare un caffè doppio ed un muffin €7,80 e come se non bastasse, a pranzo da Burger King, il solito menù con hamburger patatine e Coca l’ho pagato €17,90! Oh, l’euro qui non vale un c…. O loro non stanno bene con la testa! Basta! decido di non spendere più di €1 qua per mangiare.
Stasera mi cucino un risotto in busta da far bollire per 15 min. Il problema è che ho trascorso quasi un’ora, ho spostato il fornellino da un punto all’altro perché non riuscivo a far bollire l’acqua a causa del vento. Insomma, questo riso mi è costato tanto ti salute!
Ho già ordinato su Amazon un paravento per fornellino.
Domani si continua con altri passi già programmati per poi rientrare in territorio italiano!


GIORNO 15
Foresta Nera (GER) – Passo San Gottardo (SVI)

02 Settembre 2019
Km 410

Carburante 30 €
🏕️ Camping 16 €


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TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 14:Pulvermaar (GER) – Foresta Nera (GER)

Per fortuna, notte senza temporale!Anzi, stamattina ho trovato tutto asciutto.

La prima cosa che decido di fare oggi è raggiungere il sud della Germania senza prendere un metro di autostrada.
Imposto la rotta con opzione “evita autostrada”, mi affido a Google Maps, metto il telefono in tasca, non voglio neanche vedere il percorso, ho l’interfono connesso col telefono, quando mi tocca svoltare mi avvisa la tipa.
Avrò percorso circa 240 in 4 ore! 😂🤦‍♂️
Mi ha fatto fare delle strade impossibili, ma belle! Ci mancava solo che entrassi nelle case delle persone!
Ho attraversato non so quanti paesini, boschi e campi! Insomma, una giornata fantastica, le strade che preferisco! Curve a buttare! Finalmente le gomme iniziano a funzionare anche nel battistrada laterale.
Raggiungo la Foresta Nera, una regione montuosa del sud-ovest della Germania, al confine con la Francia.
Il posto è incredibile, sono le strade dei motociclisti “tedeschen” .
Trascorro il resto della giornata qui. La zona è piena di campeggi e quando avrò finito di consumare benzina mi fermo nel primo disponibile.
Mi rendo conto che il percorso da fare è tanto, ci sono vari opzioni. Stamattina, ne ho fatto una parte, domani spero di riuscirne a fare altrettanto.
Domani vorrei dormire in Svizzera, più vicino possibile al confine di casa nostra.
Sono le 18! È arrivato il momento di fermarsi.
In questi giorni ho notato che i campeggiatori, nonostante abbiano tutti i confort che un camper offre, mangiano tutta roba confezionata. Io con un fornellino e un pentolino preparo certi piatti di pasta!


GIORNO 14
Pulvermaar (GER) – Foresta Nera (GER)

01 Settembre 2019
Km 340
Carburante 31 €
🏕️ Camping 13 €


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