Categoria: CAPONORD | 2015

GIORNO 19 NORIMBERGA – PRATO

Giorno 19 Norimberga – Prato

Km 830
Carburante 73 €
Pedaggio 40 €

Non ho mai dato un nome a una tappa, ma questa in particolare l’ho chiamata: “la sindrome catenata “. In programma oggi dovremmo attraversare la Germania l’Austria, fino a raggiungere l’Italia. Ma come accennato dal titolo della tappa, già dai primi km , il Jappo segnala per l’ennesima volta problemi alla catena. Ci fermiamo in un area di sevizio, qualche km prima di Monaco e verifichiamo il problema. In effetti, lo stato della catena non era dei migliori .aveva perso la sua linearità ed era leggermente curva in alcuni punti. Cerchiamo di rimetterla in sesto e di arrivare in Italia. dovevamo fermarci a Prato! un mio carissimo amico ci ospita a casa sua ed è tra altro il mio primo meccanico, ci avrebbe risolto il problema. Anche su Lara la catena si era mollata un pò. l’ultima volta l’ avevo controllata ai Trollstigen. L’autostrada in Germania è abbastanza scorrevole, non esistono i limiti di velocità a parte alcuni punti. Certo, da un punto di vista è buono. il problema è che a volte ti trovi che stai andando a 130 km/h e sulla corsia centrale ti superano magari a 230 240. a volte non hai neanche il tempo di guardare dallo specchietto retrovisore! Arriviamo in Italia! dal confine a Prato, mancano circa 450 km. facciamo poche pause per non perdere tempo, il problema era il caldo! Preferivo il freddo della Norvegia! A 70 km prima di Prato rimaniamo bloccati ! Troviamo una coda di almeno 3 km. iniziamo a fare slalom tra le macchine e i tir, avrò mandato a fanculo una decina di autobilisti che nonostante ci vedevano dallo specchietto non ci facevano spazio per passare e a volte ci chiudevano pure. Riusciamo ad uscirne fuori e parte un pioggia di quelle tremende, secondo me è ancora la nuvola di Oslo che ci segue. La riconosco perché non ti da il tempo di metterti l’antipioggia e poi dopo averlo indossato smette di piovere! Nuvola bastarda! Ci fermiamo in autogrill dopo il gesticolare del Jappo ” la catena, la catena “. La situazione era pessima. in queste condizioni non saremmo arrivati a casa. Poi guardo la mia, ormai la catena toccava il cavalletto centrale! Dovevamo arrivare a Prato. facciamo gli ultimi 50 km a passo lento fino sotto casa di Gigi. Li presento il problema, come un buon professionista mi spiega che la catena va cambiata in entrambe le moto, ma comunque gli da una sistemata alla meglio. Scarichiamo tutto, dopo un buon Spritz e stuzzichini preparati dalla Rossella, si mangia una pizza. vediamo alcune foto del tour , vado in paranoia! Salutiamo i ragazzi, domani loro vanno presto a lavoro, noi sicuramente ci sveglieremo un pò tardi. Se non riprende la “sindrome catenata ” dovremmo arrivare a casa.

GIORNO 20 PRATO – MONOPOLI

Stamattina era l’ultima tappa, potevamo dire che il tour fosse finito, eravamo in Italia niente più problemi di comunicazione coi cellulare e conversazione ma invece non era così sono troppo pignolo per me era tutto concluso a moto parcheggiata in garage! Le abitudini di sempre si fanno già sentire, il Jappo di prima ora è già sveglio pronto, sbarbato come se stesse andando in ufficio. Ed io ancora a letto che cerco di rubare altri minuti di sonno al giorno. Sapevo che oggi sarebbe stata dura, non tanto per i 740 km ma per il caldo! Facciamo colazione in un bar consigliato dal buon Gigi. Era siciliano cornetti da sballo e l’accento della mia terra. Imbocchiamo l’autostrada Firenze – Roma, perfetta per dare un’altra e ultima rotondità alla gomma, si era appiattita nuovamente. Il passo è buono, mi metto fisso a 130 km/h per quasi tutto il traggitto. il Jappo con passo leggermente più lento, la sindrome catenata continua! Ci fermiamo solo per dissetarci e fare raffredare le moto e naturalmente benzina. Prima di arrivare a Roma si parlava di uscire a Caianello e riprendere la Napoli-Bari a Benevento risparmiarci 70 km, uscire per un pò dall’autostrada, ma soprattutto pranzare con della mozzarella di bufala. Arrivo per primo al casello. Aspetto il Jappo per circa 20 Min, ricevo un sms : sono sulla Napoli Bari l’interfono è out. Evidentemente non ci eravamo capiti! Ne approfitto per pranzare con un gelato e seguo la strada. Dopo pochi km , la vedo! È lei! La nuvola Oslo, stavolta era venuta per salvarci dal caldo. Decido di non mettere l’antipioggia, volevo rinfrescarmi. Inizia il diluvio tra raffiche di vento, secchiate d’acqua e grandine! Sono tutto inzuppato, ma stavo fresco. la temperatura di Lara scende rapidamente da 98 a 56 gradi ! Vedo le auto che accostano sul ciglio della strada. io proseguo senza problemi, ormai sono allenato. Piove fino a Benevento, riprendo nuovamente l’autostrada e mi fermo per rifornimento. Rincontatto il Jappo, sta a 10 km dalla mia posizione e mi segnala che la sua moto è peggiorata di brutto, fá un rumore assordante. Lo raggiungo e proseguiamo insieme fino alla fine. Gli ultimi 40 km da Bari a Monopoli sono interminabili, passo lento! Sentivo a metri di distanza il rumore della Kawasaki, la situazione era peggiorata ancora! Gli automobilisti che leggevano Nordkapp sulla moto e conoscevano il significato, tiravano il braccio fuori dal finestrino e ci mostravano il pollice rivolto verso l’alto, ricambiavo il saluto. Finalmente arriviamo a Monopoli ci incontriamo al bar con la mia Amorosa, dopo abbracci e sorrisi beviamo insieme, saluto gli amici del bar, avevo portato al proprietario una cartolina di Nordkapp, fa la collezione. Ci offre i drink! Avevo l’impressione di essermi allungato troppo verso il sud, sembrava che fossimo arrivati in Marocco, erano tutti abbronzanti noi invece sembravano “norvegesi ” .ci mancavano i capelli biondi e magari gli occhi azzurri! Il Jappo ci saluta e va ad abbracciare i suoi ragazzi. Noi andiamo a scaricare per l’ultima volta la Lara. La porto in garage e sentivo già la mancanza, la saluto con un bacio e ci confessiamo la prossima meta! Entrambi abbiamo scelto la stessa cosa!


Giorno 20 Prato – Monopoli

Km 740
Carburante 75 €
Pedaggio 83 €